Uno dei momenti più importanti nella vita di una coppia è senza ombra di dubbio la richiesta di matrimonio. Questo momento, tanto romantico quanto importante per entrambi, è tradizionalmente accompagnato da un anello che l’uomo regala all’amata, magari inginocchiandosi.
Per tradizione, l’anello di fidanzamento viene scelto tra questi tre modelli:
- Solitario
- Trilogy
- Veretta
Solitario
Nel mondo occidentale, tradizione vuole che la famosa frase “mi vuoi sposare?” del fidanzato alla propria ragazza, sia accompagnato dal regalo di un solitario, il famoso anello di fidanzamento, che la donna indosserà all’anulare della mano sinistra.
Il solitario ha origini antichissime: nel 1447, infatti, l’arciduca Massimiliano d’Asburgo regalò a Maria di Borgogna un anello con oro e diamanti con l’intento di sfruttare il fascino dell’anello per convincerla a sposarlo, ma fin dai tempi antichi il dono di una pietra preziosa è visto come la messa a punto di un contratto, non necessariamente di matrimonio come avviene invece oggi.
Nasce quindi nel ‘400 quella che è oggi una tradizione rimasta viva nei secoli e divenuta ormai un evento strettamente legato al matrimonio.
L’anello solitario si caratterizza per essere d’oro, con un diamante posto al centro, il quale ha da sempre un significato positivo universalmente riconosciuto. Esso infatti simboleggia la purezza, la passione e l’infinito, simboli del legame d’amore tra i futuri sposi.
Il taglio
Il taglio del diamante più comune è il così detto taglio a brillante rotondo, grazie al quale nell’anello solitario la bellezza del diamante viene esaltata. Si tratta di un taglio con 58 facce: 33 nella parte superiore, 24 nel padiglione e una, all’estremità del padiglione, che costituisce il punto d’incontro tra tutte le piccole facce del diamante.
Tale taglio è adatto a tutte le gemme, ma è stato studiato dal tagliatore veneziano Vincenzo Peruzzi verso la fine del 1600 espressamente per il diamante. Questa tecnica fu affinata nel 1919 da Marcel Tolkowski, che tramite studi di ottica elaborò una serie di formule matematiche che stabilivano gli angoli e le proporzioni delle faccette necessarie per esaltare la brillantezza del diamante, creando così il taglio a brillante ideale.
Se si vuole trovare un difetto al taglio del diamante, questo comporta una notevole perdita di peso nella pietra del 60%, guadagnando però in bellezza della stessa!
Anello Trilogy
Il secondo anello di fidanzamento più conosciuto e apprezzato dalle future spose è il trilogy.
Il suo successo è dovuto alla combinazione di design di qualità, simbolismo e pregio delle gemme. Il trilogy è solitamente un anello in oro bianco 18 karati in cui vengono incastonate tre gemme a taglio brillante, ma la sua fama è dovuta al tipo delle tre pietre preziose che si può scegliere di montare sull’anello.
Il Trilogy simboleggia inoltre l’infinito, per questo motivo regalarne uno alla persona amata è significato di un legame eterno. Oltre all’oro e alle 3 gemme, il trilogy è composto dalle griffe, piccole barrette necessarie per bloccare le pietre, in modo da poterle incastonare sulla montatura e non correre il rischio che si stacchino.
L’anello Trilogy più popolare è in oro bianco, con al centro tre diamanti, che rappresentano il passato, il presente ed il futuro della promessa d’amore.
Non solo per il Matrimonio, tradizione vuole che l’anello Trilogy sia regalato dall’uomo alla donna dopo la nascita del primo figlio, segno dell’unione familiare derivante dal parto. Secondo un’ulteriore interpretazione, i tre diamanti sono il simbolo di purezza, forza e amore.
Anello Veretta
L’anello Veretta, infine, è il più simile ad una fede nuziale e si può trovare di diverse tipologie: con diamanti a grandezze scalari o tutti uguali, completamente incastonate di pietre (conosciute come “a giro”) oppure ancora con 5 o 7 pietre sulla parte frontale dell’anello.
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